25 novembre, il “Santi Bivona” si tinge di rosso contro la violenza
Gli alunni hanno distribuito e indossato i nastrini rossi, realizzato cartelloni, installazioni e flash mob: nella “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” tante le iniziative di approfondimento organizzate nelle classi dell’Istituto
Il 25 novembre l’Istituto Comprensivo “Santi Bivona” di Menfi si è tinto di rosso: disegni, cartelloni, locandine, manifesti, letture, conversazioni guidate e un flash mob nell’atrio del plesso centrale, con una speciale installazione artistica che ha raccolto parte dei lavori prodotti nelle diverse classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, in cui si sono approfonditi i temi correlati all’eliminazione della violenza contro le donne, al fine di sensibilizzare, prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione.
Nella “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” tante le iniziative di approfondimento organizzate nelle classi: la 3A della scuola secondaria di primo grado, ad esempio, ha preparato e distribuito dei nastrini rossi da indossare sul petto o al polso: il rosso, infatti è divenuto il colore di questa giornata, mentre l’oggetto simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.
Scarpe rosse che sono state inserite dagli alunni anche nell’installazione al plesso centrale, attorno a una sedia su cui riposavano un drappo rosso e un fiore adagiato sopra ad una copia del Codice penale, mentre il filo di lana di un gomitolo rosso si dipanava sul pavimento; alle spalle, la parete è stata ricoperta di cartelloni e disegni a tema. L’idea originale nasce da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet, “Zapatos Rojos”, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all’omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani. L’installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo: in Italia la campagna viene in particolar modo portata avanti dai Centri antiviolenza e dalle Associazioni impegnate nell’ambito della Violenza contro le donne.
A Menfi un ruolo di primo piano è svolto dalla Consulta delle Donne, rappresentata nell’Istituto dalle docenti Marinetta Bonacasa e Giuseppina Mistretta, la quale – in veste di Referente per le pari opportunità del “Santi Bivona” – è stata anche promotrice di un significativo incontro, svoltosi nei giorni precedenti, con Elina Salomone, psicologa dello sportello interistituzionale antiviolenza “Fenice” aperto alla Procura della Repubblica di Sciacca. Il 18 novembre, infatti, gli alunni delle classi a tempo prolungato della scuola secondaria di primo grado 2C e 2E, hanno potuto partecipare all’evento formativo in cui sono stati forniti anche materiali didattici utili per la condivisione con le altre classi: nella giornata del 25 novembre i ragazzi hanno poi realizzato, con i docenti Marta Rita Bono, Francesca Licata, Vincenzo Ruvolo e Carmelo Calabrese, due locandine e delle grafiche dedicate agli articoli di legge che sanciscono i diritti e doveri legati ai temi in discussione.
“Con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito il 25 novembre quale Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – ha ricordato il Dirigente Scolastico dell’I.C. “Santi Bivona” di Menfi, Francesca Cusumano – Una giornata che fonda la sua ragion d’essere sulla consapevolezza che la violenza contro le donne non solo rientra a pieno titolo nella violazione dei diritti umani, ma è anche una forma di discriminazione dovuta a una persistente condizione di disuguaglianza tra uomini e donne”.
Numerosa e sentita la partecipazione dei docenti delle varie discipline impegnati a sensibilizzare gli alunni sul tema della Giornata: a suggellare tutte le attività, la suggestiva coreografia curata dalla prof. Piera Tannorella, ispirata a “One Billion Rising”, il flash mob internazionale ideato dalla drammaturga e attivista femminista Eve Ensler: le alunne della 2A hanno danzato nell’installazione collettiva, sulle note di “Break the chain”, ormai inno consolidato dell’evento diffuso in tutto il mondo. (ANGI)
Antonella Giovinco